“La Chiesa è donna e madre”

Papa Francesco e la vocazione della Vergine Maria come unione di preghiera con Dio
23 Novembre 2020

Nell’udienza di mercoledì 18 novembre Papa Francesco ricorda il ruolo della Vergine Maria come “donna orante” quando ai molti era una semplice ragazza promessa sposa di un uomo della casa di Davide. Maria, prototipo femminile per eccellenza, simboleggia tutte quelle donne che, attraverso una vita piena di vocazione sorprendente e straordinaria hanno dovuto solcare un mare tempestoso. Raccolta nel dialogo con Dio, la Vergine Maria ha disposto che fosse Dio a prendere le redini del suo cammino che coinvolgono Gesù nel mondo, a partire dalla sua nascita.

Maria, infatti, iniziò a vivere il suo sacerdozio femminile quando l’arcangelo Gabriele viene a portarle l’annuncio a Nazareth. Il suo “Eccomi”, piccolo e immenso, riferisce il Papa - “fa sobbalzare di gioia l’intera creazione, da tante obbedienze fiduciose, da tante disponibilità alla volontà di Dio. Non c’è modo migliore di pregare che mettersi come Maria in un atteggiamento di apertura, di cuore aperto a Dio dicendo: “Signore, quello che Tu vuoi, quando Tu vuoi e come Tu vuoi”.

Lasciare il cuore aperto alla volontà di Dio e preservare con dignità una virtù ormai fuorimoda come la castità, rende più unico e significativo il nostro rapporto con Dio.

Essere donna, significa anche pensare che “la Chiesa è donna e madre”. Come prime testimoni della Resurrezione di Cristo, le donne sono custodi della vita che porta grazia e coraggio nel sapersi donare come madri.

Nella Vergine Maria, la naturale intuizione femminile viene esaltata dalla sua singolarissima unione con Dio nella preghiera. Per questo - conclude il Papa - “leggendo il Vangelo, notiamo che ella sembra qualche volta scomparire, per poi riaffiorare nei momenti cruciali: Maria è aperta alla voce di Dio che guida il suo cuore, che guida i suoi passi là dove c’è bisogno della sua presenza. Presenza silenziosa di madre e di discepola. Maria è presente perché è Madre, ma è anche presente perché è la prima discepola, quella che ha imparato meglio le cose di Gesù. Maria non dice mai: “Venite, io risolverò le cose”. Ma dice: “Fate quello che Lui vi dirà”, sempre indicando con il dito Gesù. Questo atteggiamento è tipico del discepolo e lei è la prima discepola: prega come Madre e prega come discepola con il cuore aperto alla Parola di Dio, con il cuore silenzioso, con il cuore obbediente, con il cuore che sa ricevere la Parola di Dio e la lascia crescere come un seme del bene della Chiesa”.

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