Introduzione
BREVI ACCENNI DI STORIA
Numerose sono le tesi riguardo all’etimologia del nome, dapprima Ioe, Yoy, Yoyo, Iohe, Ioha, Joio e poi finalmente Gioi. L'etimologia più accreditata è quella dal latino "Johae" = colle, vista la sua attuale ubicazione dopo quella originaria nella vallata, località "sterza". Il primitivo nucleo urbano fu distrutto durante la Guerra del Vespro. Secondo alcuni il nome deriva da Iuppiter - Iovis, per l'esistenza di un tempio pagano dedicato a Giove, ubicato sul punto ove ora sorge la Chiesa di Sant’Eustachio. Questa Chiesa si addossa a quella altomedievale di Santa Sofia (oggi adibita a sacristia). Secondo lo storico locale Giuseppe Salati (Autore dell'Antica Gioi) la chiesa in origine era dedicata a San Biagio, poi alla Madonna del Carmine ed infine a San Nicola nel 1556. La prima notizia si ritrova nella visita pastorale del 1604 ,ma la sua origine è da porre ne XV secolo. Di recente , nella navata di sinistra sono venuti alla luce resti di affreschi databili al XV di rilevante interesse. L’interno di chiara fattura settecentesca a tre navate, conserva affreschi, altari e statue di notevole pregio artistico. In essa è venerata la Statua di San Nicola che oltre ad essere co-titolare dell’odiena e unica Parrocchia è il Patrono di Gioi (unitamente alla B.V. del Rosario). Dal 1985 la Parrocchia è stata unificata a quella di S. Eustachio, divenendo così un'unica parrocchia "Ss. Eustachio e Nicola" e affidata alla cura pastorale di un unico parroco. Anche in questa Chiesa è presente un Organo con cantoria dipinta da Domenico Pennino negli anni cinquanta del Novecento.
L'Edificio nel 2010 è stato sottoposto non solo al rifacimento della copertura e della facciata esterna, ma anche ad un accurato restauro artistico interno dal Pittore gioiese Mario Romano e suoi collaboratori.
Fonti Bibliografiche: G. SALATI, L'Antica Gioi, Bari 1911.